Cosa è successo alla Silicon Valley Bank
157 - e perché è importante anche per il settore del vino
Silicon Valley Bank è conosciuta da tutti come la banca delle startup, il posto dove le piccole aziende tech della California tenevano i soldi che i Venture Capital usavano per finanziare i possibili unicorni digitali e fare una exit miliardaria. Ma SVB aveva anche una piccola divisione dedicata al vino, la SVB Wine, che oltre a produrre un report annuale sullo stato dell’industria vinicola americana, finanziava i progetti delle aziende vinicole californiane, con investimenti a lungo termine. Cosa succederà ora a chi aveva ottenuto un finanziamento, non è molto chiaro, anche se il governo USA sembra avere tutta l’intenzione di salvare il salvabile. Il settore Big Tech e il mercato Wine degli USA sono anche questi Too Big To Fail?
La settimana scorsa la decima banca americana, la Silicon Valley Bank, è fallita. Non aveva debiti, non aveva titoli tossici in portafoglio: si è trattato di un tipico caso di investimenti sbagliati e conseguente panico dei clienti, che quindi hanno iniziato a ritirare i loro soldi e chiudere i conti correnti. Come vedremo, questo sta impattando anche il settore vinicolo di Sonoma e Napa.
Cosa era Silicon Valley Bank
La SVB è stata fondata nel 1983 da Bill Bigger e Robert Meadaris a San José, in California. Dopo un paio di anni è stato aperto un ufficio a Palo Alto. In poche parole, era la banca dove le startup depositavano i soldi dei vari round di finanziamento. Le aziende della Silicon Valley crescevano a vista d’occhio, almeno fino al crash del 2001, il cosiddetto crash delle Dot Com.
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