Ciao
L’emergenza dovuta alla diffusione del coronavirus sta facendo parecchi danni, alla salute delle persone che si sono ammalate ed all’economia dell’intero sistema.
Non sto parlando solamente dell’Italia: quando inizialmente il virus sembrava confinato in Cina, ci si rese subito conto che la chiusura delle fabbriche cinesi avrebbe avuto grandi e funeste ripercussioni in tutto il mondo. D’altra parte, l’industria mondiale è fortemente dipendente da quella di Pechino (e di Shenzhen, di Wuhan, e di tutte le altre città industrializzate negli ultimi decenni).
Un cigno nero
In pratica ci si sta accorgendo che l’economia mondiale ha creato un gran numero di quelli che vengono definiti Single Point of Failure, ossia punti unici di rottura: un problema in questi snodi, e si ferma tutto il meccanismo.
Il Mobile World Congress di Barcellona è saltato quando il virus ancora non era (apparentemente) presente in Europa, ma perché la maggior parte dei players tecnologici (cinesi e coreani per la maggior parte) stavano dando forfait.
In Italia abbiamo Milano. La maggior parte delle merci che arrivano dall’estero passa per Milano, il maggior IXP (Internet eXchange Point, punto di snodo di Internet) è a Milano, le grandi fiere, i grandi eventi, si svolgono a Milano. E se la città (naturalmente spero proprio di no) dovesse chiudere per due settimane e mettersi in autoquarantena, cosa accadrebbe?
Non ci sono backup, e spostare una fiera da un’altra parte non è semplice. E non è nemmeno opportuno, visto che in quel caso tutto l’indotto non avrebbe nemmeno la possibilità di rifarsi delle perdite.
Visto che però questa è una newsletter dove si parla di vino (oltre che di tecnologia), proviamo a fare la conta ad oggi delle fiere vinicole che sono state cancellate o sospese.
In Cina è saltato tutto: la China Food&Drinks Fair, programmata a Chengdu dal 22 al 25 marzo è stata rinviata, la data è TBA, To Be Announced. Lo scorso anno hanno partecipato 3000 espositori per un totale di 500mila visitatori, per lo più traders.
Il Vinexpo di Hong Kong, previsto a maggio, è stato rimandato, e Wine Australia ha consigliato i propri soci di non partire nemmeno se dovesse essere riprogrammato.
Non ci sarà nemmeno il China Roadshow, una manifestazione dedicata ai commercianti del vino organizzata dalla stessa Wine Australia.
Anche un’altro importante evento cinese è stato rimandato, il ProWine Asia 2020 inizialmente previsto per la fine del mese di marzo.
L’Australia è una delle regioni vinicole più colpite dalla sospensione delle fiere enologiche cinesi, visto che l’anno scorso ha fatto un export di 1 miliardo e 800 milioni di dollari, con un prezzo medio per litro di 8 dollari e mezzo.
La Nuova Zelanda, che ha un produzione nettamente inferiore, comunque nel 2019 ha ricavato oltre 37 milioni di dollari di export del vino verso la Cina, ossia più di quanto ricava il Sudafrica, che ha una produzione notevolmente maggiore.
Annullato il Vinitaly, annullato il ProWein
E in Europa? Rimandati sia il ProWein di Dusseldorf che il Vinitaly. Non farà piacere a nessuno, ma purtroppo è così.
Il comunicato di Messe Duesseldorf è questo:
Messe Düsseldorf GmbH is postponing ProWein 2020. In close coordination with all partners involved, the company will promptly discuss an alternative date in order to guarantee planning can reliably proceed. The postponement also affects the initiative “ProWein goes city” running parallel to ProWein.
Messe Duesseldorf GmbH ha rimandato il ProWein 2020. In stretta collaborazione con tutti i partner coinvolti, la società valuterà immediatamente una data alternativa per poter garantire che la pianificazione possa procedere senza intoppi. Il rinvio inoltre include l’iniziativa “ProWein va in città” che si svolge in parallelo al ProWein.
E questo il comunicato di Veronafiere dallo stesso CEO Giovanni Mantovani
Following the rapid evolution of the international situation giving rise to evident difficulties concerning all promotional activities, Veronafiere has decided to postpone the dates for Vinitaly, Enolitech and Sol&Agrifood to 14-17 June 2020, judged to be the best period for ensuring the highest business quality standards for exhibitors and visitors.
A seguito della rapida evoluzione della situazione internazionale che ha dato origine ad evidenti difficoltà riguardo tutte le attività di promozione, Veronafiere ha deciso di rimandare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood al 14-17 giugno 2020, che è stato giudicato il periodo migliore per assicurare i più alti standard di qualità per gli espositori e per i visitatori.
Poi naturalmente c’è la diminuzione delle vendite di vino.
Helene Ponty, addetta commerciale della cantina di famiglia a Bordeaux, spiega che la maggior parte delle bottiglie della sua azienda vengono consumate durante pranzi d’affari degli addetti commerciali alla conclusione dei contratti.
Niente fiere, niente contratti, niente pranzi, niente vino.
Inoltre, cosa ancora più preoccupante per chi si occupa di fiere internazionali, qualche grande wine trader potrebbe rendersi conto che forse tutte queste fiere in realtà non servono. Alcune rischieranno di non essere ripresentate nemmeno l’anno prossimo, ad emergenza terminata, con ovvia ripercussione nell’economia della regione dove si dovrebbero svolgere.
Ma in questa newsletter mi rendo conto ho parlato solo di cose negative.
Spero allora di parlare di cose positive in quella della settimana prossima.
Grazie per la lettura, al prossimo bicchiere!