Le grandi manovre del Food Delivery
Ricombinazioni, Merge&Acquisition dei giganti del delivery
È dall’inizio dell’anno che le grandi aziende del Food Delivery si stanno muovendo per ricombinarsi, fondersi, acquisire. In realtà non è solo il food, si tratta di mettere mano nella logistica dell’ultimo miglio, quella che in effetti usiamo spesso per farci portare il cibo a casa, o in ufficio.
Le grandi aziende del delivery
Ho già fatto qualche post sull’argomento, ad esempio potete andare a leggere qui: l’articolo è del 2021 però, e da allora qualcosa è cambiato.
Dal 2020 in poi praticamente tutti, a causa dei lockdown da COVID-19, abbiamo imparato ad usare i servizi di consegna a domicilio, e sto parlando di persone che fino al giorno prima non avrebbero mai pensato di ordinare qualcosa usando il proprio smartphone. Per fare un esempio, dal 2019 al 2024 Deliveroo in Italia ha avuto un aumento del 130%, ed ora è presente in 200 città.
Il mercato del food delivery nel 2023 ha avuto un valore di 387 Miliardi di $, e potrebbe arrivare a superare I 1850 Miliardi di $ nel 2030, con una crescita del 16% anno su anno.

Il mercato delle aziende di delivery è piuttosto complesso: comprende praticamente pezzi di continenti, come in Asia, e la parola d’ordine sembra essere: Più è grande, meglio è. La classifica delle aziende per market cap, ossia la capitalizzazione, ossia ancora la somma del valore di tutte le azioni, è differente dalla classifica fatta per quote di mercato.
I cittadini degli Stati Uniti hanno speso in media 1360$ nel 2023 in servizi di food delivery e di consegna di generi alimentari (quindi considerando anche la spesa dal supermercato), i Cinesi 487$ e gli Europei 448$. La media mondiale è di 449$ per utente.

A livello globale, si prevede che 2,5 miliardi di persone riceveranno pasti a domicilio nel 2027, di cui 1,6 miliardi in Asia.
Le app come Uber Eats, Grubhub, DoorDash e Just Eat stanno diventando sempre più importanti nella vita quotidiana: oltre 55 milioni di persone hanno scaricato l'app Zomato nel 2022, quasi 47 milioni hanno scaricato Uber Eats e quasi 35 milioni hanno scaricato Swiggy. DoorDash è in testa negli Stati Uniti con 22 milioni di download dell'app mobile, ma a livello globale si posiziona al quarto posto con 27 milioni.

Per quel che riguarda la quota di mercato, DoorDash, UberEats, Zoomato e JustEat sono le aziende più grandi, grazie anche ad un certo numero di acquisizioni fatte dal 2020 ad oggi.

Se prendiamo in considerazione il fatturato (dati 2024, ma con il beneficio d’inventario visto che non sempre sono pubblici), allora troviamo Meituan (Cina, 13,7 B$), Delivery Hero (Germania, 6,58 B$), DoorDash (USA, 6,57 B$), Deliveroo (UK, 2,03 B$).
Un mercato ricco e dinamico
Il settore globale della consegna di cibo online è dominato da alcune aziende, sopra avete i grafici della crescita di penetrazione del mercato, tra cui DoorDash (USA), Zomato (India), Grab Holdings (Singapore) e Delivery Hero (Germania). Con oltre il 40% del fatturato globale derivante dalla consegna di pasti online, l'area Asia-Pacifico detiene la quota maggiore del settore. Europa e Nord America seguono a ruota. Uno dei principali attori del mercato, DoorDash, ha registrato un forte aumento degli utenti attivi mensili, a dicembre 2023 superavano i 37 milioni. L’utile è aumentato del 67% annuo, raggiungendo i 533 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023.
Zomato e Swiggy concorrono per il predominio nel mercato indiano. Nel 2023, la quota di mercato di Zomato era del 54%, rispetto al 46% di Swiggy. Il posizionamento strategico di Zomato e il costante interesse degli investitori sono alla base del suo successo. Il marchio si distingue per la sua strategia di marketing distintiva, soprattutto sui social media come Facebook, Instagram e X, l'ex Twitter.
Per quanto riguarda le preferenze dei consumatori che ordinano cibo da asporto online, secondo DoorDash, riso fritto, quesadillas di pollo e naan all'aglio sono i tre prodotti alimentari più ordinati negli Stati Uniti. Il cibo più ordinato su Zomato è stato il biryani, seguito da pizza e noodle bowl (nel 2023).
La popolarità della consegna di pasti online in tutto il mondo è la prova di come i gusti dei clienti stiano cambiando e di come comodità, varietà e creatività siano apprezzate. L'influenza economica del settore e le strategie competitive dei suoi principali attori continuano a plasmare l'industria alimentare e a offrire ai consumatori un'ampia scelta di opzioni.
Ognuna di queste app propone caratteristiche e opzioni personalizzate, ma in generale possiamo raggrupparle in 4 gruppi:
Wallet System: le piattaforme integrano un wallet, ossia un portamonete, all’interno della propria app, in modo che l’utente possa pagare usando direttamente il borsellino creato, che viene ricaricato per i nuovi ordini ma che, ad esempio, può avere una certa cifra iniziale come benvenuto per il primo ordine, o usufruire di servizi di cashback.
Abbonamenti Premium: offrire servizi Premium è ormai prassi comune per molte piattaforme, anche diverse dal delivery: a fronte di un abbonamento mensile si può approfittare di prezzi scontati sul trasporto o accesso a ristoranti e negozi esclusivi.
Contatti: naturalmente l’utente deve fornire molte informazioni, di base i dati anagrafici e il numero di telefono, oltre l’email. Questi dati di contatto sono una parte della ricchezza delle aziende di delivery
Tracciatura: l’utente ha la possibilità di tracciare l’ordine non appena viene inoltrato, indicando quanto tempo occorre a preparare l’ordine e consegnarlo, indicando a volte anche il tragitto del rider.
Cucine fantasma e ristoranti: tanta tecnologia
Le cucine fantasma (chiamate anche cloud kitchen, dark kitchen o virtual kitchen) fino ad un paio di anni fa erano considerate la novità nel settore del cibo da asporto, soprattutto durante la pandemia di COVID-19. In realtà, finita l’emergenza, sembra che questa tendenza sia calata di molto, visto che da 2021 nessuna startup che si occupa di dark kitchen ha ricevuto finanziamenti. Il modello, insomma, non sembra più sostenibile, passato il momento delle invenzioni, e si preferisce fare consegne a domicilio con cibo preparato da ristoranti e food market già esistenti e in grado di far fronte alla domanda. Ristoranti e fast food, ossia i fornitori delle piattaforme di delivery, sono in genere vicino all’abitazione del cliente, quindi sono conosciuti e riescono perciò anche a fidelizzare il consumatore.
L’ottimizzazione del servizio di logistica è inoltre fondamentale per tenere i costi sotto controllo, diminuire i tempi d’attesa e far percorrere meno chilometri possibile ai rider. Occorre considerare che il viaggio di ritorno è sempre a vuoto, perché il rider deve tornare in sede a prendere il nuovo ordine. Questo vuol dire che questa tratta è non remunerativa per la piattaforma, che quindi deve cercare di renderla il più breve possibile.
Una novità potrebbe essere il delivery tramite drone, un settore che sta crescendo in modo significativo: le stime dicono che nel 2024 ci sono stati un milione di consegne fatte con i droni. A questo punto, i rider potranno specializzarsi in piloti di drone, con una miglior qualità del loro lavoro (e della loro salute, naturalmente). La sfida è quella di diminuire il peso dei packaging, visto che oggi la maggior parte dei droni riescono a portare non più di 12 kg, il che potrà portare ad introdurre nuovi contenitori soprattutto per le bevande, come vino, birra o drink in genere.
In un prossimo post sull’argomento, vi parlerò delle ultime acquisizioni tra le grandi aziende di Food Delivery.
Link da consultare:
Top 10 Largest Food Delivery Companies in the World