Ti ricordo anche di dare uno sguardo alla sezione dei Comunicati Stampa, dove raccolgo tutte le notizie che le agenzie di comunicazione mi inviano, relativamente ad eventi e iniziative su Wine, Food&Beverage.
Se la collezione di vini di Bill Koch viene messa all’asta, la notizia è esattamente questa; si tratta di 15 milioni di dollari di valore, e già fa notizia da se.
L’asta sarà tenuta come sempre da Christie’s, a New York, e si svolgerà dal 12 al 14 giugno: se avete due soldi in tasca, magari potete farci un salto. Ma oltre alla cifra totale del valore dei vini, la collezione è particolare perché è forse il più grande insieme di bottiglie mai avute da un unico proprietario. La sua passione per il vino è iniziata negli anni ’60 e si è sviluppata fino a includere annate storiche e formati rari. La prossima vendita segue quella dell’asta storica del 2016 in cui Koch ha venduto oltre 20.000 bottiglie per 21,9 milioni di dollari. Vedremo questa volta a quanto si fermerà il martello del banditore.
Le battaglie contro i falsari
Bill Coch è un multimiliardario, industriale del settore del petrolio (e altro), appassionato di vela (ha vinto l’America’s Cup nel 1992) ed un collezionista. Koch colleziona di tutto, dai cappelli di cowboys famosi, alle pistole e naturalmente ai vini. Nel 1988 spese un milione di dollari per acquistare quattro bottiglie di vino appartenute a Thomas Jefferson, secondo presidente USA. Una di queste era un Lafitte 1787, precedentemente acquistato da Kip Forbes, il figlio del fondatore della omonima rivista. Il lotto del presidente fu al centro di uno scandalo che coinvolse Koch, Forbes e il direttore del settore vini di Christie’s in una lunga diatriba giudiziaria.
È inoltre conosciuto per le sua dure battaglie contro i truffatori, ed ha intrapreso famose cause legali contro le frodi enologiche. Dopo aver acquistato bottiglie contraffatte dall’imprenditore della Silicon Valley Eric Greenberg, dal rivenditore Acker Merrall & Condit, da Hardy Rodenstock e da Rudy Kurniawan, Koch avrebbe speso oltre 35 milioni di dollari per portare avanti una crociata contro i vini contraffatti.
Nel 2013, Koch ha ottenuto un risarcimento di 12 milioni di dollari contro Greenberg dopo che una giuria di Manhattan ha stabilito che il venditore aveva consapevolmente venduto bottiglie contraffatte. Tale importo fu successivamente ridotto a meno di 1 milione di dollari. Ha inoltre intentato una delle prime cause legali contro Acker Merrall & Condit, sostenendo che il rivenditore gli aveva venduto all’asta nel 2005 e nel 2006 216 bottiglie contraffatte, in gran parte attribuite al falsario Rudy Kurniawan.
La collezione: The Cellar
L’evento, che si terrà dal 12 al 14 giugno a New York presso la Christie’s al Rockefeller Center, vedrà all’asta ben 1500 lotti con una stima iniziale di 15 milioni di dollari; all’evento è stato dato il nome The Cellar.
Una selezione accuratamente selezionata di bottiglie rare provenienti dalle tenute vinicole più prestigiose al mondo, in annate leggendarie, tra cui oltre 750 straordinarie bottiglie di grande formato.
L’evento dal vivo ruoterà attorno a bottiglie di Domaine de la Romanée-Conti, Pétrus, Mouton Rothschild, Lafite Rothschild, Cheval Blanc, tra gli altri.
Per i collezionisti più esigenti, l’asta offre l’opportunità di aggiudicarsi bottiglie ambite provenienti da importanti regioni vinicole di tutto il mondo, già situate negli Stati Uniti e quindi esenti da dazi doganali (una precisazione importante, ultimamente…)
Distributori automatici per i vini della Provenza?
In Provenza appassionati, produttori, proprietari di wine shop ed enoteche, stanno guardano con il solito sopracciglio alzato un’azienda, Espace Drive, che ha messo in piedi dei box non presidiati, ossia senza nessun essere umano dall’altra parte del bancone, box che contengono distributori automatici di vino. I Francesi sanno essere molto più sciovinisti di noi Italiani, che in fondo abbiamo la capacità di adattarci ai cambiamenti meglio di loro, nonostante tutto.
Questi distributori sono collocati all’interno di box non presidiati, e saranno disponibili 24 ore su 24, a meno di limitazioni di legge locali. Per ora la startup che ha creato questo sistema prevede di installarne un certo numero sulle strade di Aix en Provence. I distributori si chiamano Cave O Vin, ci sono l’elenco dei vini ed i prezzi insomma è tutto molto chiaro. Si accede dopo essersi autenticati con la loro app ed aver inserito il proprio documento d’identità. Poi si inquadra il QR code relativo alle scelte di acquisto che vengono fatte dall’app e i vini vengono consegnati direttamente al cliente. I vini sono conservati alla giusta temperatura e nei comuni dove la vendita degli alcolici è vietata dopo le 22, ad esempio, i distributori smettono di funzionare.
I distributori possono contenere da 42 a 1000 bottiglie ed assomigliano ai locker, quegli armadi che Amazon mette ad esempio in stazioni o parcheggi dei supermercati come punto di recupero degli acquisti. I primi prototipi sono già in via di installazione proprio ad Aix-en-Provence entro la fine di questo mese di giugno. il costo per i produttori per poter vendere le loro bottiglie in modo automatico è di 1230 euro al mese. Ci sono telecamere ed allarmi contro furti e atti vandalici, sensori che consentono di sapere quante bottiglie rimangono e quindi gestire le scorte e i rifornimenti, insomma un negozio a tutti gli effetti ma gestito dalla tecnologia. L’azienda produce e installa già produttori automatici per prodotti caseari e dolciari. Hanno soluzioni indoor, quindi da installare all’interno di un negozio o di un luogo chiuso, e outdoor, ad esempio lungo la strada.
Il Segretario Generale del turismo mondiale sarà una donna
Per la prima volta, il nuovo Segretario Generale per il Turismo delle Nazioni Unite, UNWTO, sarà una donna, ed è una donna araba. Il turismo mondiale quindi, dopo 50 anni, riesce a nominare una donna a gestire tutta la macchina dell’UNWTO. Shaikha Al Nowais è cittadina degli Emirati Arabi Uniti (UAE), ha studiato a Dubai all’università Zayed ed ha lavorato negli ultimi 15 anni all’interno dell’UNWTO (United Nation Worldwide Tourism Organization) e nel 2026 ne diventerà Segretario Generale. Da questo link potete scaricare il comunicato stampa.
Al Nowais ha un curriculum di alto livello, è stata dirigente d’azienda negli Emirati per 16 anni nel settore dell’ospitalità. Come Vicepresidente Corporate di Rotana Hotels ha presieduto gli incontri con gli imprenditori in Medio Oriente, Africa, Europa orientale e Turchia. Laureata in Finanza presso la Zayed University, presiede anche il Gruppo di Lavoro sul Turismo della Camera di Commercio di Abu Dhabi e fa parte dei consigli di amministrazione dell’Abu Dhabi Businesswomen Council e della Les Roches Hospitality Academy.