Secondo i dati di PitchBook, le startup del settore alimentare e del beverage hanno raccolto 7,8 miliardi di dollari nei primi tre trimestri del 2022. Le condizioni non erano certo le migliori, e probabilmente non lo saranno nemmeno quest’anno, soprattutto dopo il crack di silicon valley bank e la crisi delle big tech. Già dalla fine del 2021 si iniziavano a vedere delle incrinature nelle grandi aziende tecnologiche, quelle che poi trascinano tutto il settore. Le Big Tech hanno iniziato a licenziare dopo anni di assunzioni a pioggia, e i Venture Capital hanno iniziato ad usare in modo più oculato i loro investimenti. Insomma, tutto fermo? Niente più startup innovative? Non è proprio così, solo che gli investitori hanno iniziato a essere un po’ più attenti.
Se ti piacciono le mie immagini realizzate con Midjourney puoi acquistarne qualcuna su Gumroad, basta fare click sul pulsante qui sotto. Se invece vuoi avere immagini personalizzate puoi scrivermi usando il modulo che trovi su Thedigitalwine.com
Infatti nonostante il mercato difficile, molti investitori stanno ancora cercando aziende innovative nel settore Food and Beverage e i Venture Capital vedono in questo mercato molte opportunità.
Alcuni dei principali investitori USA nel settore alimentare e delle bevande includono AF Ventures, AgFunder e Barrel Ventures. In particolare AgFunder, compagnia con sede a San Francisco e fondata e gestita da sole donne, ha finanziato Fable Food, una azienda alimentare alternativa australiana. In questi periodi in cui si parla di carne sintetica con un certo italico disgusto, Fable Food vende preparati a base di funghi che vanno bene sia per la preparazione di sughi che in forma di piatti che assomigliano ad una bistecca. Nata nel 2019, hanno avuto fino ad ora 14,8 milioni di $ di finanziamenti. La mia opinione è che dobbiamo promuovere e tenerci strette le nostre ricette e cibi italiani, ma senza guardare con distaccato disprezzo i cibi alternativi. Il rischio è di restare fuori da un mercato che, tra 5 anni, potrebbe essere appannaggio di USA, Israele e Australia.
Un'altra azienda del settore Food finanziata da AGFunder è Future Fields, che si occupa di estrarre le proteine dagli insetti grazie ai loro impianti biotecnologici. Anche questo argomento sensibile, in Italia, ma vale lo stesso discorso che ho fatto prima: evitare di investire nella ricerca rischia di vederci tagliati fuori dal futuro mercato. Fino ad ora, nei diversi round, ha ottenuto quasi 19 milioni di $, fondata nel 2018 e sede in Canada.
Il record per il finanziamento maggiore in un singolo anno, almeno nel settore del food e beverage, spetta a Goldbelly, sede a New York e nata nel 2012, che ha avuto a maggio 2021 un finanziamento di 100 milioni di dollari grazie ad un Private Equity californiano. Fino ad ora ha raccolto 133,1 milioni di dollari in un finanziamento di serie C. È un marketplace online dove si trovano specialità alimentari a base di prodotti artigianali locali. L'azienda offre il servizio di logistica, consegna e stoccaggio, fornendo anche scatole e confezioni per la spedizione degli ordini, e una piattaforma integrata dedicata ai ristoranti. In questo modo offrono gli strumenti per le ordinazioni e le consegne a domicilio anche per i piccoli food shop che, altrimenti, avrebbero difficoltà nel fare delivery.
Per il settore beverage, Flaviar, con sede a New York, ha raccolto 13,9 milioni di dollari. È un club dedicato ai liquori che consente agli iscritti di provare un insieme di liquori diversi grazie al loro servizio in abbonamento
Oltre a Goldbelly e Flaviar, altre startup finanziarie nel settore delle bevande includono RightRice e Sophie’s Kitchen. RightRice, con sede a San Francisco, ha raccolto 5,5 milioni di dollari. RightRice ha sviluppato un’alternativa al riso creata interamente da verdure. Sophie’s Kitchen, con sede a Dover, Delaware, ha raccolto 5,6 milioni di dollari. Producono frutti di mare a base vegetale e comprendono alternative di pesce vegane a base vegetale non OGM e senza glutine.
Nel settore dei vini pregiati, ossia i fine wines, sta crescendo rapidamente Vinovest, azienda californiana che si occupa dello scambio di vini pregiati tra collezionisti. Hanno sviluppato una piattaforma di ricerca e scambio ed inoltre aiutano nell'acquisto e forniscono il servizio di conservazione delle bottiglie. È possibile vedere le bottiglie o tramite una webcam piazzata sullo scaffale o andare di persona in qualunque momento e organizzano anche eventi e sale di esposizione per i collezionisti che vogliono presentare le loro collezioni.
Un settore che agli investitori interessa parecchio è quello dei sistemi di pagamento, che siano carte di credito revolving o app da installare direttamente nello smartphone.
Non ci sono ancora molti dati per quel che riguarda il 2023, ma questo sembra essere ancora un anno di attesa a proposito di investimenti tecnologici, e chi è stato lungimirante ha approfittato per mettere a posto e consolidare gli avanzamenti. E poi, i servizi legati al food and beverage potranno rallentare ma certo non fermarsi, soprattutto in paesi come Cina, India e Indonesia, che fanno un terzo della popolazione mondiale, e aver trascurato quei mercati potrebbe non essere stata una buona mossa.