Ciao
secondo numero della rassegna stampa dedicata alle notizie sul mondo del vino.
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In questo numero:
Apre il punto pop di Winelivery a Milano
I drink NoLo
Package connessi via bluetooth
I dati del mercato NoLo Alchool
Diversità del vino italiano e suolo vulcanico
Per proteggere l’ambiente in California dovranno decidere
Il report Nomisma WineMonitor sulle vendite in GDO
Distillerie e ritorno dei turisti
Cheval Blanc e la sostenibilità ambientale
Amarone e cucina cinese
Il futuro di Hong Kong e la politica cinese dello Zero Contagio
Editoriale:
Le date sovrapposte fra Londra e Dusseldorf
Il mercato del DTC
Beverfood: Apre il punto pop di Winelivery a Milano
Come avevano annunciato lo scorso anno, ora Winelivery porta la sua app all’interno di un negozio fisico. Si ordina via app, si paga via app, ma si beve al tavolo o al bancone.
DrinksRetailing: Il punto sui drink NoLo Alchool
Breve intervista a Christine Parkinson dell’agenzia di consulenza Brimful Drinks per iniziare a capire il fenomeno dei drink senz’alcool o a bassa gradazione
Harpers: La connessione del packaging
Miglioramento del tracciamento delle spedizioni e controllo aumentato per combattere le contraffazioni, arrivano i contenitori connessi via bluetooth. È una delle tante innovazioni che la tecnologia digitale consente, migliorando e velocizzando tutti i sistemi di tracciatura di casse e pallet interi.
Vine Pair: Il mercato No e Low Alchool valutato 10 miliardi di $
Il post riporta i dati di IWSR (International Wine&Spirits Record) sul commercio di drink, vini, birre a basso contenuto alcolico o senza alcool. Il settore dei RTD (Ready To Drink) fa il pieno con birra e sidro, quasi il 75% del totale di questo mercato.
Natalie McLean blog: Vecchi vini e la diversità del vino italiano
Intervista a Robert Camuto, giornalista per Wine Spectator, sui vini italiani e sulla enorme diversità dei territori del suolo italiano, in particolare quello vulcanico.
The Drink Business: Per essere sostenibili, in California dovranno rimuovere qualche vigneto
Le coltivazioni intensive della California si scontrano con il tema della sostenibilità, che in realtà vuol dire far fronte alla cronica mancanza di acqua e dei periodi di siccità dello Stato. L’impatto ambientale delle cantine californiane e i problemi che devono risolvere fra siccità e incendi sta costringendo i produttori a rivedere le proprie convinzioni, anche per attrarre il mercato dei più giovani, anagraficamente più sensibili al peggioramento delle condizioni dell’ambiente, sia localmente che globalmente.
Beverfood: Il report Nomisma Wine Monitor sullo stato delle vendite in GDO
Aumenta il valore, diminuiscono le quantità, e così anche la GDO riflette l’andamento del commercio del vino di questi ultimi due anni. Ci saranno riposizionamenti negli scaffali.
Vine Pair: Come si preparano le distillerie per il ritorno dei visitatori
In previsione del ritorno dei turisti e quindi dei visitatori, Rich Manning fa una panoramica di cosa le distillerie stanno facendo, e cosa dovranno fare, per il ritorno dei turisti, dopo la flessione degli ultimi due anni. Il trucco è offrire esperienze diverse dal solito tour per la distilleria, ma creare delle serie di eventi per far tornare più volte i visitatori.
The Drink Business: Il manifesto di Cheval Blanc per la sostenibilità ambientale
Anche la famosa cantina di St. Emillon si sta preparando per migliorare il proprio impatto ambientale, e lo fa con una dichiarazione d’intenti, un vero e proprio manifesto che può essere richiesto con una email. Dall’utilizzo dell’acqua ai trasporti, alla preservazione della biodiversità, questi sono i punti della svolta ambientalista dello Chateau. Perché, come spiega Pierre-Olivier Clouet, direttore della cantina, a causa dei cambiamenti climatici lo Cheval Blanc cambierà se non sarà fatto qualcosa in fretta.
WineCouture: Amarone e cucina cinese
Sembra uno strano connubio ma il vino ha abituato estimatori e wine lover a ricercare sempre nuove pietanze da abbinare ai vini preferiti. Ecco quindi il test di abbinamento fra 13 dei massimi esponenti del vino veronese e i piatti della cucina cinese, una prova che secondo WineCouture è stata superata alla grande.
Wine Meridian: Restrizioni a Hong Kong e mercato del vino
La politica cinese Zero-Contagi rischia di tenere chiusi i confini di uno dei mercati più ricchi per il vino, e di questo sono particolarmente preoccupate le cantine europee. Riunite in un’associazione no-profit che raggruppa 13 camere di commercio europee, gli interesati hanno iniziato a capire se le decisiioni cinesi terranno chiuse le porte fino al 2024 o ci sarà qualche spiraglio per il commercio. Hong Kong è il principale centro di smistamento del vino importato per la Cina e per Macao, il 19% del vino importato viene poi a sua volta esportato verso il continente e, prima dell’aumento dei dazi, verso l’Australia, mentre il resto viene consumato negli hotel e nei ristoranti di lusso.
Editoriale
Le date sovrapposte tra Londra e Dusseldorf
La London Wine Fair e il ProWein sono tra le più importanti fiere del vino in Europa, insieme a Vinitaly. Le due piazze sono sempre ambite dai produttori, sono mercati internazionali che attirano buyers da tutto il mondo, per quanto questo mondo abbia passato grosse difficoltà in questi due anni. Entrambi gli eventi avranno una parte digitale ed una, diciamo così, classica, con degustazioni, incontri, tavolini dietro ai separé.
Prowein nel 2020 è stata cancellata, come tutte le altre, e lo stesso per il 2021; nel 2022 era stata programmata per la fine di marzo.
La London Wine Fair è stata cancellata nel 2020, nel 2021 è stata svolta in forma esclusivamente digitale; nel 2022 era stata programmata per maggio.
Rischedulare fiere di questa grandezza non è certo una passeggiata, soprattutto se bisogna tenere conto di tutte le limitazioni dovute al controllo sanitario. La diffusione della nuova variante ha costretto gli organizzatori di Prowein a spostare l’evento dal 27-29 marzo al 15-17 maggio, e questo ha portato la sovrapposizione con l’evento di Londra che quindi è stata spostata, dal 16-18 maggio al 7-9 giugno, mentre l’evento digitale è stato rimandato al 20-21 giugno. Bastian Mingers, direttore di Prowein, ha detto semplicemente di essere dispiaciuto, mentre il comunicato di Hannah Tovey, Direttrice degli eventi della LWF, è stato al contrario piuttosto duro:
Questa è una mossa davvero aggressiva da parte di ProWein, un attacco diretto sia alla London Wine Fair che a tutto il mercato UK del settore beverage.
D’altra parte le date del Prowein erano sempre rimaste le stesse dal 1994, ma spostare le date proprio in corrispondenza della fiera di Londra sembra davvero fatto apposta. In questa intervista a Cathy Huyghe, Herr Mingers spiega perché quella scelta era l’unica data possibile. La settimana prima della LWF si celebrerà anche il giubileo di Elisabetta II, il festeggiamento per i suoi 70 anni di regno; la direttrice Tovey nel suo comunicato tenta quindi di fare buon viso a cattivo gioco, affermando che comunque saranno due settimane in cui gli occhi del mondo saranno puntati sul Regno Unito.
Il DTC (Direct To Consumer) nel 2021
È stato pubblicato il DTC Wine Shipping Report 2022, annuale analisi sul mercato della vendita diretta, a cura di Sovos ShipCompliant e Wines Vines Analytics. Naturalmente si parla del mercato USA, in Italia e in genere in Europa questa modalità di vendita è ancora poco utilizzata rispetto ai soliti canali. Inoltre, ripetendo le parole di Dario Stefàno al webinar sull’enoturismo organizzato da Wine Meridian, l’Italia è il paese del ‘non dato’, nel senso che è sempre complicato reperire informazioni e dati analitici sull’andamento dei mercati. Come si faccia a prendere le decisioni senza dati mi risulta difficile da capire, ma questo è. Che lo dica un senatore ed europarlamentare se vogliamo è anche più grave per vari ordini di motivi.
In ogni caso, il report può essere scaricato dal sito di Sovos a questo link. L’analisi è stata compiuta con una serie di interviste anonimizzate a 1300 aziende vinicole in tutti gli USA che utilizzano il DTC come canale di vendita, esclusivo o in aggiunta ad altri. E ad esempio si scopre che le aziende vinicole sono poco meno di 11.300, di cui l’81% produce meno di 60.000 bottiglie l’anno.
Il dato più importante è che nel 2021 la vendita diretta ha visto un esiguo aumento di volumi ed un aumento del prezzo medio della bottiglia. Nel 2020 la vendita diretta ha avuto una crescita spettacolare, quasi il 30%, ed i prezzi delle bottiglie erano relativamente bassi, il che si spiega dal fatto che produttori, distributori e ristoranti avevano necessità di realizzare liquidità. Questo ha portato grandi quantità di vino in vendita, spesso con elevati sconti che nel 2021 sono finiti. Lo scorso anno ha portato anche un aumento nel numero di clienti che si sono rivolti all’acquisto diretto in cantina, un segnale che indica che i wine lovers, una volta imparato ad acquistare direttamente, non hanno comunque smesso; per capire se questo sia veramente un trend o no in ogni caso bisognerà attendere anche i dati di quest’anno e del prossimo.
Una sintesi del report si può leggere anche su WineIndustry Advisor.
Naturalmente con l’arrivo dei vaccini le persone si sono sentite più al sicuro, molte attività hanno riaperto e le visite in cantina, le cene ai ristoranti, gli acquisti nei wine shop, sono riprese quasi allo stesso livello del 2019. Il prezzo medio è di 41$, un aumento dell’11,8% rispetto al 2020,, ed il valore totale del DTC è arrivato a 4,2 miliardi di $. In volume è stato il minor aumento dal 2012, considerando che nel 2020 le bottiglie vendute via DTC sono aumentate di numero del 27%.
Viene così confermato il trend che porta verso minori consumi di vino ma di prezzo più alto, e probabilmente il numero di consumatori su questo sistema di vendita potrà aumentare nei prossimi anni. Se è così, vedremo anche delle interessanti innovazioni tecnologiche e la nascita di nuove piattaforme dedicate al DTC.