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in questo numero della newsletter puoi leggere quello che ho raccontato nell’episodio del podcast dedicato proprio al Dry January, con i link delle fonti per approfondire l’argomento.
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Evitare gli alcolici a Gennaio
Il Dry January è proprio quello che dice il nome, ossia il mese di gennaio a secco senza alcolici, in cui l’uso di alcolici viene eliminato.
La campagna è promossa da Alcohol Change UK, associazione del Regno Unito fondata nel 1984, con l’obiettivo di aiutare le persone alla moderazione alcolica e in generale a ridurre i danni derivati dall’alcol. Nel mese di gennaio quindi le persone si impegnano ad astenersi dall'alcol. Il termine "Dry January" è un marchio registrato nel 2013 dall’associazione.
L'idea del Dry January è nata grazie ad Emily Robinson, una giovane donna che nel gennaio 2011 si stava preparando per correre una mezza maratona, e per prepararsi decise di non toccare alcolici per tutto il mese. C’erano già stati degli eventi simili precedentemente, ed Emily Robinson ne era venuta a conoscenza, così le nacque l’idea.
Nel 2008 infatti un certo Frank Posillico, un uomo d’affari di New York dalle chiare origini italiane, smise di bere per tutto il mese di gennaio perché iniziava ad avere qualche problema di salute, e alla fine dei 30 giorni aveva mostrato ai suoi amici una perdita di peso, un miglioramento della mobilità e dell’umore ed un notevole aumento di energia nella vita di tutti i giorni. Mise su un gruppo facebook che contava meno di 40 persone e non diede poi tanto peso alla faccenda. Oggi quel gruppo ha oltre 60mila iscritti.
Nel 2010 la giornalista Nicole Brodeur scrisse su questa cosa un articolo sul Seattle Times ed un paio di anni dopo la campagna divenne internazionale. Quando Emily Robinson si unì ad Alcohol Change UK, portò il Dry January a diventare una campagna ufficiale nel 2013. Nel 2015 c’erano già 4000 persone iscritte alla campagna e da allora il numero di persone iscritte è andato sempre aumentando: nel 2022 c’erano 130mila iscritti al sito ma si stima che ci siano tre milioni di persone nel Regno Unito che partecipano al Dry January.
Il movimento è attivo anche negli Stati Uniti, in Norvegia, Svizzera, Islanda, Germania. Nel 1942 il governo finlandese aveva lanciato una campagna chiamata "Sober January" come parte dello sforzo bellico. In Francia sta aumentando il numero di persone che seguono questa pratica, anche se a quanto pare il governo non è proprio contento.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che nessun livello di consumo di alcolici è buono per la nostra salute, definendo l'alcol un cancerogeno del Gruppo 1, il gruppo a più alto rischio, insieme ad amianto, radiazioni e tabacco. Naturalmente non vuol dire che un bicchiere di vino fa venire il cancro, ma l’alcol etilico è pericoloso.
Una buona pratica, non una cura!
Attenzione però, questa non è una cura per smettere di bere, per chi ha davvero problemi di dipendenza da alcolici. Quella è una patologia e come tale deve essere trattata, con consulti medici e presso centri specializzati, perché smettere di assumere alcolici da un giorno all’altro, per chi ha un problema di dipendenza, è un’azione che potrebbe portare più problemi che soluzioni. Quindi, il dry january non è un percorso medico, questo sia chiaro.
In ogni caso, sempre che non ci siano problemi patologici, un mese di astinenza dall’alcol porta a migliorare la pressione sanguigna, aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo, il diabete e varie altre cose. Insomma, l’alcol non fa bene e diminuirne il consumo ogni tanto non è certo una cattiva idea.
Anche se il Dry January dura solo un mese, le ricerche dimostrano che una pausa dall'alcol può aiutare i bevitori moderati a vedere benefici immediati, tra cui la perdita di peso, una dieta migliore e un miglioramento delle funzioni epatiche. Un'indagine dell'Università del Sussex ha rilevato che il 71% delle persone che hanno partecipato al Dry January ha dichiarato di aver dormito meglio, e quasi lo stesso numero ha detto di avere più energia.
Certo non è una pratica medica, può servire soprattutto per migliorare il nostro rapporto con l’alcool e qualche statistica mostra che molti di quelli che partecipano al Dry January poi durante l’anno riescono a moderarsi nel consumo degli alcolici, ma non ci sono studi specifici in merito.
L’idea generale è che durante questo mese, chi partecipa all’iniziativa si sentirà stimolato anche a condurre uno stile di vita più sano, mangiando meglio e facendo più movimento. E voi, avete fatto un gennaio a secco?