Quindi siamo al solito appuntamento in cui si fanno i bilanci dell’anno che sta terminando e si scrivono quelle vorrebbero essere le novità per l’anno prossimo. Ed allora iniziamo subito dalle cose semplici, ossia il bilancio del 2023.
In tutto ho pubblicato 36 email di cui 13 per gli abbonati a pagamento, così come scritto nelle indicazioni quando scegliete (o non scegliete) di abbonarvi. In definitiva ho rispettato quanto scritto, ossia un minimo di 12 newsletter esclusive per gli iscritti abbonati. A volte ho fatto un po’ fatica, lo ammetto, in particolare per i numeri a pagamento. Spero però di aver dato indietro un po’ di valore agli iscritti che hanno deciso di pagare 70€ l’anno per finanziare The Digital Wine. Iscritti che, a proposito, sono ben 3. Ne sono molto contento, sebbene il numero possa sembrare piccolo in termini assoluti: per una newsletter che parla di tecnologia e vino, non è proprio un pessimo risultato.
Avrete anche notato che ho leggermente modificato il nome della newsletter, che è passata da The Digital Wine a The Digital Wine Roland. Il cambiamento è dovuto perché sto tentando, poi ditemi voi se ci sto riuscendo, ad allargare il focus della newsletter dal solo vino al Food&Drink e quindi l’Agritech.
Mi spiego un po’ meglio.
Limitare il racconto al solo vino alla fine diventa noioso, per voi che leggete e per me che scrivo, ed in questo caso la noia per voi diventa ancora più evidente. Insomma, scrivere di vino sta diventando pesante e noioso, ed alla fine rimane davvero poco da dire. Per carità, anche il modo di produrre cognac o coltivare arance non è che stia cambiando in modo velocissimo, ma sicuramente allargando l’ambito ci sono molte più cose da dire e scrivere.
I drink, hard e soft, stanno riscontrando un gran risultato di pubblico e quindi di vendite, e questo porta con se anche l’aumento di attenzione di aziende tecnologiche che costruiscono app e piattaforme per l’acquisto, per la gestione di bar e locali, insomma creano movimento e interesse. Inoltre il prodotto è molto più legato ad un pubblico giovane, sotto i 40 anni diciamo, e quindi più indicato all’uso delle tecnologie digitali, visto che praticamente ci sono nati dentro.
Molto interessante sta diventando anche il settore dell’Agritech, che gode di molti più investimenti rispetto a quelli del settore vinicolo e quindi di più movimento, più idee, più innovazioni. Per chi si occupa di tecnologie digitali, come The Digital Wine, è un settore dove trovare molte più news da condividere con voi senza risultare (sempre) noioso.
Enoturismo e Direct To Consumer ovviamente non sono messi in secondo piano, visto che è proprio il turismo del vino che per questo motivo ha bisogno di app e piattaforme adatte per la prenotazione, l’acquisto, il delivery dei vini dalla cantina a casa del visitatore.
Per quel che riguarda altri settori, sempre legati al cibo e al beverage naturalmente, ho già scritto qualche post che potete leggere nell’archivio, disponibile per gli abbonati. Ma spero l’anno prossimo di dedicare qualche numero della newsletter all’Agritech, ossia tutto quel settore che riguarda l’uso di tecnologie innovative, meccaniche e digitali insieme, per la produzione stessa del cibo, la sua conservazione, la sua distribuzione.
Il mio obiettivo è di arrivare ad avere almeno 10 abbonati annuali alla newsletter, che è il minimo per rendere autosostenibile questa newsletter.
Se volete, qui sotto il solito link per abbonarvi.
Per questo aumenterò anche la mia presenza sull’unico social che ormai frequento un po’, ossia Instagram, dove potrete trovare le anticipazioni della newsletter della settimana successiva. Non sarà un lavoro da poco, come indipendente, ma vediamo cosa succede e se questa attività ripagherà dello sforzo.
Spero di riprendere in modo regolare anche le schede tecniche delle startup del settore Wine&Agri Tech, lo scorso anno ce ne sono state, quest’anno questo argomento è un po’ stato abbandonato. Credo che capire cosa succede anche nel mondo finanziario sia interessante, e così qualche news presa proprio da Crunchbase e siti simili dovrete aspettarvela.
Se poi non siete iscritti al podcast, fatelo perché molti episodi verranno ripresi dalla newsletter arricchendoli con i link delle fonti da cui prendo le notizie.
E quindi questo è quel che ho fatto nel 2023 e quel che vorrei fare nel 2024, soprattutto vorrei riuscire ad essere regolare nella pubblicazione, la domenica mattina, una volta a settimana.
Comunque grazie a tutti voi che siete iscritti a questa newsletter, se qualche post vi è particolarmente piaciuto, o al contrario non vi è piaciuto per niente, non esitate a scrivermi.
Per ora, Buone Feste a tutte e tutti voi, Buon Natale e Felice 2024, ne avrebbe bisogno tutto il mondo ma io al massimo raggiungo voi che leggete questa newsletter. E per me, è un grande risultato.